Sostanze chimiche nel latte materno

Articolo test

Il latte materno è l’alimento di riferimento per il lattante sia per il suo contenuto di nutrienti sia per la presenza di sostanze biologicamente attive che forniscono protezione dalle infezioni e una minore suscettibilità a diverse malattie non trasmissibili tipiche dell’età adulta. Tuttavia, le sostanze che la madre assimila dall’ambiente, e che possono essere potenzialmente dannose, possono essere concentrate nel latte materno. Infatti, per molto tempo il latte materno è stato considerato un affidabile biomarcatore dell’ambiente.

L’enorme aumento della produzione e dell’uso di sostanze chimiche che si è verificato negli ultimi decenni, con la conseguente ampia dispersione nel suolo, nell’acqua e nell’aria, rende necessaria un’attenta valutazione dei livelli di contaminazione. Sulla base di una revisione sintetica delle conoscenze attuali, si può confermare che il latte materno è sempre la prima scelta; tuttavia, diversi aspetti devono ancora essere chiariti sulla base di dati scientifici più solidi.

Lo scopo principale di questa panoramica, dal momento che nel latte materno si trovano sostanze chimiche esogene, è quello di stimolare un maggiore interesse nella ricerca clinica e di base per comprendere meglio come i contaminanti possano interferire con le azioni biologiche positive del latte materno e i meccanismi che potrebbero influenzare la triade madre-latte materno-bambino, soprattutto a lungo termine per evitare qualsiasi rischio per la salute del bambino e della madre.

Leggi lo studio completo: Chemical contaminants in breast milk: a brief critical overview – ScienceDirect