PFAS nello sviluppo del 5G

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L’utilizzo di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) trova applicazioni anche all’interno dell’industria delle telecomunicazioni. In maniera più specifica il Politetrafluoroetilene (PTFE), un fluoropolimero appartenente quindi alla famiglia dei PFAS, risulta di notevole interesse nell’applicazione su dispositivi con connessione 5G. il PTFE rientra infatti tra i materiali a bassa perdita, fondamentali per ridurre la perdita di trasmissione e migliorare quindi il segnale 5G da parte dei dispositivi.

L’utilizzo di PTFE risulta quindi performante da un punto di vista tecnologico, ma si scontra con quelle che sono le normative in ambito europeo che mirano alla riduzione dell’utilizzo di PFAS per ridurne la contaminazione derivante.

Alternative al PTFE, mantenendo le stesse performance, sono in fase di sviluppo ma materiali come i laminati a base di idrocarburi, la ceramica sinterizzata cotta a bassa temperatura, ed il PPE rappresentano delle valide alternative, mentendo caratteristiche simili ma con un minor impatto ambientale.

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