PFAS nell’Abbigliamento Sportivo: il Rischio per la Salute degli Atleti Professionisti

 

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Nel mondo degli sport, l’abbigliamento svolge un ruolo fondamentale nel rendimento degli atleti. Tuttavia, negli ultimi anni, è emerso un nuovo problema di salute pubblica legato a questa industria: la presenza di sostanze chimiche, conosciute come PFAS (per- e polifluorurati alchilici), nell’abbigliamento sportivo.

I PFAS, infatti, vengono spesso utilizzati nei processi di fabbricazione degli indumenti per conferire loro proprietà come resistenza all’acqua, alle macchie e agli odori applicandoli sulla superficie dei tessuti attraverso trattamenti chimici.

L’esposizione cronica ai PFAS potrebbe essere associata a un aumento del rischio di sviluppare il cancro (in particolare il cancro del testicolo, del fegato e della tiroide) e potrebbe indebolire il sistema immunitario, rendendo gli atleti più suscettibili a infezioni e malattie. Inoltre, i PFAS potrebbero interferire con il sistema endocrino, influenzando la regolazione ormonale e potrebbero influenzare la fertilità maschile.

Quando gli atleti sudano durante l’attività fisica intensa, i PFAS presenti nell’abbigliamento sportivo possono essere rilasciati e assorbiti attraverso la pelle. Questo fattore potrebbe essere particolarmente preoccupante per gli atleti, poiché potrebbero essere esposti a livelli più elevati di queste sostanze rispetto alla popolazione generale.

Sebbene ulteriori ricerche siano necessarie per comprendere appieno gli effetti a lungo termine di questa esposizione, è importante che l’industria dell’abbigliamento sportivo presti attenzione a questa questione. Per mitigare i rischi, infatti, potrebbero essere necessari cambiamenti nella produzione dell’abbigliamento sportivo, con l’adozione di alternative più sicure ai PFAS.

Inoltre, gli atleti dovrebbero anche essere informati sui potenziali rischi e prendere precauzioni.

A riguardo, mettiamo in evidenza il seguente articolo di Il Salvagente:

https://ilsalvagente.it/2023/09/04/pfas-nellabbigliamento-sportivo-il-test-francese-boccia-quechua-salomon-e-columbia/