PFAS e Xenobiotici nel “Metaboloma Oscuro”: 48 potenziali candidati

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In questo studio si ricorda come l’identificazione di xenobiotici nelle analisi metabolomiche non mirate (analisi che ospitano una gran mole di informazioni sull’esposizione, poiché sono composte di xenobiotici provenienti dalla dieta, dallo stile di vita e dall’ambiente ) è un passo importante nella comprensione degli effetti sull’uomo in virtù della coesistenza e della trasformazione con altre molecole endogene che complicano l’interpretazione degli studi non mirati. Si è andati quindi a valutare un flusso di lavoro di annotazione strutturale xenobiotica sfruttando la spettrometria di mobilità ionica accoppiata con MS (IMS-MS) per identificare e studiare potenziali classi e specie xenobiotiche. Tra le classi esaminate spuntano per la loro nota elevata tossicità i PFAS. Sfortunatamente , nonostante i progressi nella NMR , nella LC e nella MS, solamente circa il 10% delle migliaia di caratteristiche (delle 16 mila molecole endogene note e oltre), ad oggi sono annotate in modo affidabile. Il rimanente, insieme a quelle non rilevate dalla specifica piattaforma analitica , sono note collettivamente come : “Metaboloma oscuro”. Tra queste i PFAS. Dalle 503 caratteristiche metabolomiche rilevate da LC-IMS-MS , il flusso di lavoro xenobiotico mirato ha identificato 17 PFAS e quello non mirato ben 48 potenziali candidati PFAS sconosciuti e quindi ancora in fase di studio. In accordo con gli autori, poiché le industrie e i produttori continuano a rilasciare nuove e diverse sostanze chimiche, la necessità di valutarne la presenza e la tossicità è imperativa e questo flusso di lavoro non mirato consentirà di aggiungere sicurezza alle analisi.

A cura del Dottor Camerini Enrico

link alla ricerca per approfondimento :     https://doi.org/10.1021/acs.est.2c00201