La denuncia del sindacato dei lavoratori Vigili del Fuoco: “PFAS: Quali salvaguardie per i Vigili del Fuoco?”

Articolo test

L’Unione Sindacale Di Base Settore Vigili Del Fuoco (USB VVF) denuncia la mancata risposta delle forze politiche della Regione Piemonte e del Comune di Alessandria – con l’unica eccezione del Movimento 5 Stelle – alla richiesta di intervento urgente in merito ai Pfas e altri inquinanti tossici, avanzata lo scorso 7 gennaio.

I Vigili del Fuoco rappresentano una delle categorie di lavoratori più colpite dalla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche, a causa di un’esposizione che va dalle schiume antincendio alle attrezzature protettive – come uniformi, guanti e stivali.

La richiesta dell’USB VVF alle forze politiche comprende la tutela dei lavoratori vigili del fuoco e la produzione, tramite i loro rappresentanti nazionali, di un’interpellanza parlamentare bipartisan al governo attuale.

In seguito all’ordine del giorno predisposto congiuntamente al consigliere comunale Sean Sacco (M5S) e presentato il 1° marzo 2024, l’USB VVF auspica che:

anche altri gruppi consigliari, nella giornata della discussione in Consiglio Regionale, sostengano le richieste dei Vigili del Fuoco del Piemonte ovvero a predisporre attraverso gli organi competenti un biomonitoraggio sangue e urine, su base volontaria, sui livelli di pfas nell’organismo dei Vigili del Fuoco professionisti e volontari anche in quiescenza; • Ad attivarsi presso il ministero affinché i suddetti biomonitoraggi vengano inclusi all’interno del perimetro previsto dalle visite periodiche previste dalla medicina del lavoro; • Ad avviare le azioni di propria competenza che consentano il riconoscimento dei parametri INAIL al fine di garantire ai vigili del fuoco lo status di categoria di lavoratori sottoposti ad impieghi altamente e particolarmente usurante e invalidante.

Link utili

PFAS: QUALI SALVAGUARDIE PER I VIGILI DEL FUOCO?