Interferenti endocrini, il decalogo del Ministero dell’Ambiente per limitare l’esposizione

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L’esposizione prolungata a sostanze chimiche che agiscono come interferenti endocrini (IE) può avere gravi conseguenze sulla salute. Per questo motivo il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare propone un decalogo con alcune indicazioni che possano permettere al cittadino di adottare comportamenti orientati alla prevenzione dei rischi per la salute. In particolare, il progetto PREVIENI, promosso e finanziato nel 2008 dallo stesso Ministero, ha favorito, in conformità con le indicazioni dell’OMS e dell’UE, l’elaborazione di metodologie di monitoraggio e prevenzione dei fattori di rischio legati all’esposizione agli IE. Inoltre, ha contribuito alla messa in correlazione dell’esposizione prolungata a queste sostanze con l’insorgenza di alcune patologie.

Gli interferenti endocrini sono in grado di alterare la produzione ormonale di tutti gli esseri viventi, incrementando il rischio di sviluppare patologie riproduttive, disturbi comportamentali e probabilmente malattie metaboliche come diabete e obesità, alcuni tipi di cancro e malattie cardiovascolari. Grazie alla regolamentazione REACH, alcuni IE, come il bisfenolo A nei biberon, sono stati vietati, mentre altri sono soggetti a limitazioni. Tuttavia, la presenza diffusa di queste sostanze nell’ambiente rende essenziale fornire ai cittadini indicazioni utili per limitarne l’esposizione.

Di seguito il decalogo

Un decalogo per il cittadino