Il Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita pubblica un documento sugli Interferenti Endocrini

 

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Il Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita ha redatto un documento in risposta alla crescente diffusione di contaminanti ambientali con un focus specifico sugli Interferenti Endocrini (EDC).

Gli EDC sono in grado di alterare la produzione ormonale di tutti gli esseri viventi. Un’esposizione prolungata può incrementare l’insorgenza di gravi disturbi ormonali, disturbi riproduttivi, alcune tipologie di cancro, malattie metaboliche e cardiovascolari. Tuttavia, si sottolineala necessità di effettuare ulteriori studi, in quanto, nonostante sia possibile immaginare una relazione causale tra l’esposizione agli EDC e gli effetti sull’organismo umano, nei fatti la sua dimostrazione è difficoltosa.

Le criticità evidenziate sono:

  • Effetti ritardati
  • Esposizione multipla
  • Dinamiche di dose-risposta
  • Misurazione degli effetti
  • Limiti dei modelli traslazionali
  • Dimorfismi clinici

Nonostante le difficoltà, alla luce di quanto già dimostrato, il Ministero dell’Ambiente ha redatto un Decalogo per il cittadino e l’UE ha individuato 567 sostanze che potrebbero agire come interferenti endocrini.

Di seguito il link al documento

Interferenti endocrini, ambiente e malattie dell’uomo

Altri link utili

Interferenti endocrini, il decalogo del Ministero dell’Ambiente per limitare l’esposizione