Anche le cannucce di carta e di bambù contengono PFAS: lo rivela un nuovo studio

 

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Uno studio condotto dall’Università di Anversa in Belgio ha rivelato che le cannucce di carta e di bambù, generalmente considerate più ecologiche delle cannucce di plastica, contengono sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche (PFAS).

In particolare, le cannucce di carta erano le più colpite: il 90% dei campioni analizzati sono risultati contaminate da PFAS; mentre, le cannucce di bambù contaminate sono dell’80%. Le cannucce di plastica e vetro mostravano anche la presenza di PFAS, ma in percentuali inferiori. Al contrario, le cannucce di acciaio inossidabile non contenevano PFAS.

Anche se le concentrazioni di PFAS trovate nelle cannucce sono basse e la maggior parte delle persone le utilizza solo occasionalmente, c’è preoccupazione per l’accumulo di queste sostanze nel tempo, soprattutto perché l’acido trifluoroacetico (TFA) e l’acido trifluorometansolfonico (TFMS), sono altamente solubili in acqua, il che potrebbe consentire loro di migrare dalle cannucce alle bevande.

I ricercatori non hanno valutato se i PFAS effettivamente migrassero dalle cannucce e si mescolassero con le bevande, quindi la pericolosità per la salute rimane incerta. Tuttavia, questo studio mette in discussione la considerazione delle cannucce a base vegetale come opzioni ecologiche, poiché sembra che siano più inquinanti di quanto si pensasse.

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