Vitamina D contro la demenza

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Attualmente, più di 50 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di demenza, un numero destinato quasi a triplicare entro il 2050. Nonostante sia stata dimostrata l’associazione tra carenza di vitamina D e maggior rischio di demenza, il ruolo invece della supplementazione di vitamina D non è chiaro.

In un nuovo studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring è stata indagata prospetticamente l’associazione tra integrazione di vitamina D e demenza incidente in 12.388 adulti anziani senza demenza, provenienti dal dataset del National Alzheimer’s Coordinating Center.

In tutte le formulazioni, l’esposizione alla vitamina D è stata associata a un’esistenza libera da demenza significativamente più lunga, e a un tasso di incidenza di demenza più basso rispetto a nessuna esposizione (hazard ratio = 0,60, intervallo di confidenza al 95%: 0,55-0,65).

L’esposizione alla vitamina D, infatti, è stata associata a una riduzione del 40% dell’incidenza di demenza rispetto all’assenza di esposizione. Inoltre, gli effetti della vitamina D erano significativamente maggiori nelle donne rispetto agli uomini, ed erano significativamente maggiori nei non portatori di apolipoproteina E (APOE) ε4 rispetto ai portatori.

Vitamin D supplementation and incident dementia: Effects of sex, APOE, and baseline cognitive status. Maryam Ghahremani, Eric E. Smith, Hung-Yu Chen, Byron Creese, Zahra Goodarzi, Zahinoor Ismail. © 2023 The Authors. Alzheimer’s & Dementia: Diagnosis, Assessment & Disease Monitoring published by Wiley Periodicals, LLC on behalf of Alzheimer’s Association.

Leggi l’articolo completo: https://doi.org/10.1002/dad2.12404