L’EFSA, recentemente, ha svolto uno studio sull’impatto che ha la dieta nell’esposizione ai PFAS, analizzando molti campioni di cibo provenienti da diversi paesi europei. Dalle analisi effettuate si è rilevata la presenza particolarmente alta di PFAS all’interno delle interiora di animali selvatici, risultando la matrice alimentare con i livelli più alti di sostanze fluorate. Tralasciando le interiora degli animali, non essendo poi così frequentemente consumate, i pesci sono risultati i più contaminati, seguiti poi da carne e uova. Anche nei prodotti vegetali, quali verdure e frutta si è scoperta la presenza di PFAS, a livelli comunque relativamente bassi. Questi però, dato il loro consumo su base giornaliera, anche avendo livelli bassi di PFAS rispetto alle altre categorie alimentari, possono essere responsabili in misura elevata dell’esposizione generale ai composti fluorati tramite dieta.

Fonte: 

https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/6223